La malattia parodontale

è infezione che colpisce i tessuti di sostegno del dente determinandone il progressivo riassorbimento fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla perdita del dente.

La causa di questa malattia è costituita dalla placca batterica, un insieme di microorganismi che si deposita continuamente sulla superficie del dente costituendo un vero e proprio microambiente all’interno del quale vivono centinaia di specie batteriche diverse, presenti in percentuali specifiche, e fra loro differenti, in ogni essere umano.

Al di sopra di tale insieme, per fisiologici meccanismi salivari, possono posarsi ed addensarsi i sali minerali contenuti nella saliva e nel fluido gengivale: è questo il motivo della costituzione del tartaro.

La placca batterica è rimuovibile con le procedure di igiene orale domiciliare, mentre il tartaro, una volta formatosi, deve essere rimosso mediante una pulizia professionale, che dovrà nel tempo essere periodicamente e regolarmente mantenuta.

In assenza di un’adeguata attenzione all’igiene orale può accadere che la crescita e lo sviluppo incontrollato della placca batterica possa determinare una vera e propria infezione dei tessuti di sostegno del dente.

Tale situazione si realizza, almeno nelle fasi iniziali, senza una specifica sintomatologia ed il paziente non avverte alcun disagio.

Il dentista è tuttavia in grado di intercettare  l’insorgenza dell’infezione con un esame clinico e strumentale accurato.

Per tale motivo è indispensabile mantenere una regolare frequenza di visita dal dentista, soprattutto se si è consapevoli di un insufficiente controllo dell’igiene orale e se si è fumatori.

La malattia parodontale è stata associata a patologie di altri distretti del corpo, in particolare disfunzioni valvolari cardiache, e può interferire con il regolare svolgimento di una gravidanza.

Anche per questi motivi si ribadisce la necessità di un costante controllo odontoiatrico, da svolgere almeno ogni sei mesi.

 

Lo sapevi che…

I segni dell’infezione parodontale compaiono in fase avanzata della patologia e vengono a quel punto avvertiti dal paziente sotto forma di mobilità e/o spostamento dei denti, gonfiore, sanguinamento provocato dallo spazzolamento o spontaneo, retrazione delle gengive.

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Fonte ANDI news